Il Sognatore: un fantasy da leggere tutto d’un fiato

Il Sognatore è un romanzo così ben scritto che devo prendermi un attimo per trovare tutti gli aggettivi e metterli al posto giusto.

Solitamente quando approccio un nuovo libro lo faccio con un certo scetticismo in quanto, in ambito letterario, voglio sempre prima toccare con mano prima di dare un giudizio. Proprio per questo motivo non ho dato troppo retta ai tantissimi commenti positivi nei confronti di questo romanzo e ho cominciato a leggerlo senza alcun pregiudizio.

Sono bastate poche pagine a Laini Taylor per farmi immergere completamente nel suo universo e farmi sentire li insieme ai protagonisti di questa meravigliosa dilogia.

Proprio così, Il Sognatore è il primo libro di una dilogia. Per capire quanto questo libro mi abbia catturato basta pensare che a metà dell’opera avevo già acquistato La Musa degli Incubi ovvero il seguito di questa meravigliosa saga. Anch’esso divorato.

Vediamo però meglio cosa tratta questo libro e se può fare al caso tuo.

La trama

La prima cosa che voglio andare ad analizzare de Il Sognatore è per forza di cose la trama. Come ti ho già anticipato si tratta di un fantasy puro cioè ambientato completamente in un universo immaginario creato ad hoc.

Il protagonista è Lazlo Strange un giovane che non incarna proprio quelle che sono le caratteristiche dell’eroe classico. Lazlo infatti è un orfano abbandonato e accudito dai monaci di un monastero. Il ragazzo non ha alcuna dote particolare se non quella di inventare storie e proprio per questo è chiamato da tutti Lazlo il sognatore.

Il suo più grande obiettivo, il desiderio che più di tutto gli arde dentro è quello di visitare un giorno Pianto un’antica città magica situata nel deserto intorno alla quale si raccontano miti e leggende.

La città però sembra essere stata misteriosamente dimenticata da tutti (al punto tale che nessuno conosce più il suo vero nome) e sembrano non esserci più persone in vita che l’hanno visitata.

Lazlo è convinto di essere destinato ad un’esistenza anonima da bibliotecario (questo è il ruolo che crescendo ha assunto all’interno del monastero) ma il destino ha deciso di rendere il suo sogno realtà permettendogli di visitare finalmente questa antica città caduta nell’oblio da oltre 200 anni.

Il resto è tutto da scoprire in una trama che è in grado di catturare il lettore dalla prima all’ultima pagina e di spingerlo insieme a Lazlo alla scoperta dei segreti di Pianto.

Uno stile di scrittura ipnotico

Se dovessi definire lo stile di scrittura de Il Sognatore non potrei far altro che utilizzare il termine ipnotico. Parliamo infatti di un mattone da circa 520 pagine (anche il seguito si aggira sullo stesso numero) che però letteralmente passa sotto le dita senza accorgersene.

La lettura è piacevole e le descrizioni degli stati d’animo dei personaggi così dettagliate ed empatiche da rendere l’immedesimazione incredibilmente naturale.

Fin dalle prime pagine mi sono reso conto di essere davanti ad un vero e proprio capolavoro e di essere in procinto di partire per un lungo viaggio insieme a Lazlo alla scoperta dei segreti di Pianto. La struttura del romanzo è tale che, a poco a poco, ci si immerge completamente in questo mondo assaporando, tramite le meravigliose descrizioni della Taylor, quelle che sono le sensazioni, le emozioni e le scoperte dei personaggi.

Il sogno di Lazlo diviene il proprio sogno, i suoi obiettivi diventano quelli del lettore. I misteri di Pianto affascinano e ammaliano il lettore e ad ogni pagina si è alla ricerca di quell’indizio in più che possa permettere di capirne di più.

Devo riconoscere inoltre che l’autrice gestisce in maniera impeccabile le informazioni da dare donando volta per volta un boccone in più in modo da permettere al lettore di aggiungere costantemente un nuovo pezzo al mosaico finale.

Il tutto è condito da un’avventura a tratti dinamica e a tratti più riflessiva ma che comunque non annoia mai grazie alla bravura di una scrittrice ormai affermata tra i giganti del fantasy.

Magia e elementi fantastici ne Il Sognatore

Un punto importantissimo da affrontare quando si parla di romanzi fantasy è naturalmente il ruolo che svolgono magia ed elementi fantastici in generale.

Scrivere un buon fantasy infatti non vuol dire solo saper mettere giù una bella storia ma anche saper creare un mondo che abbia senso e che presenti comunque un certo equilibrio, pur essendo fantastico.

Non sono rari i romanzi nei quali si va incontro a paradossi causati dalla cattiva gestione di elementi fantastici come magia, resurrezioni, poteri sovrannaturali ecc.

Ne Il Sognatore la magia è affrontata in maniera molto delicata e non è, almeno per buona parte del libro, un elemento chiave. Se ne parla, la si accenna ma dai protagonisti viene vista come un qualcosa di lontano del quale non hanno alcuna conoscenza.

Questo tipo di approccio devo dire mi è piaciuto molto in quanto permette al lettore di scoprire, insieme appunto ai personaggi, tutti gli elementi fantastici che caratterizzano questo universo. La magia fondamentalmente è un qualcosa che appartiene unicamente a Pianto e i protagonisti, persone comuni, non hanno alcun contatto diretto con essa.

Nonostante questo però durante la lettura si percepisce quanto questa sia comunque un elemento fondamentale, sempre presente, che prima o poi dovrà sbucare fuori per dare un senso a tutto.

A chi consiglio questo libro?

Il Sognatore è un libro che fondamentalmente mi sento di consigliare a tutti. Parliamo infatti di un romanzo che è scritto in maniera molto semplice e che a differenza di altri libri (come ad esempio Lunedi inizia Sabato) non utilizza termini troppo complessi.

Se sei un amante del fantasy non puoi lasciartelo assolutamente scappare. La prima volta che mi sono imbattuto in questo libro ero alla ricerca di un qualcosa di nuovo, di un libro che sapesse letteralmente catturarmi e non farmi dormire la notte pur di leggerlo.

Il Sognatore (e il seguito La Musa degli Incubi) ci è riuscito in pieno facendomi innamorare di Pianto e dei suoi segreti.

Se vuoi farti un regalo ti consiglio vivamente questo romanzo nel quale ti perderai e inizierai un meraviglioso emozionante viaggio.

Se hai letto questo romanzo o se magari lo leggerai fammi sapere pure con un commento cosa ne pensi e se ti è piaciuto.

Buona lettura.

Federico.

Pubblicato da Federico Capuano

Copywriter, scrittore e sognatore. Quando non lavoro al computer o al mio romanzo amo immergermi in nuovi mondi ed avventure che solo i libri possono regalare.

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